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i requisiti

Etichetta Made in Italy, sinonimo di qualità e valore nella moda

Oggi più che mai, in un mondo globalizzato e attento all’ambiente, il Made in Italy è una garanzia di trasparenza e tracciabilità dei prodotti italiani

Alessandra Losito
di Alessandra Losito
17 novembre 2024 09:21
Etichetta Made in Italy, sinonimo di qualità e valore nella moda
Photo: Andrea Piacquadio/Pexels
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Il marchio Made in Italy rappresenta nel mondo un simbolo di qualità, eleganza e attenzione ai dettagli. Per essere autenticamente riconosciuto come tale, ogni capo deve rispettare standard rigorosi, che vanno dalla selezione dei materiali ai processi produttivi, includendo anche la responsabilità etica e ambientale. Tali requisiti non solo proteggono il valore dell’artigianato italiano, ma garantiscono anche che la moda italiana continui a distinguersi per l’eccellenza. In un’epoca in cui i consumatori sono sempre più attenti alla provenienza e alla sostenibilità, capire i criteri del Made in Italy è essenziale.

 

Qualità e artigianalità: il cuore del Made in Italy

Uno dei pilastri fondamentali del Made in Italy è la qualità. La produzione deve seguire processi artigianali in cui ogni fase, dalla scelta delle materie prime alla realizzazione, è curata nei minimi dettagli. Il rispetto per la tradizione artigianale è fondamentale: si privilegiano materiali naturali e pregiati, tessuti lavorati con competenze tramandate da generazioni, e metodi che evitano l’industrializzazione di massa. In un mercato globale sempre più dominato dalla produzione in serie, il Made in Italy garantisce che ogni capo sia un pezzo unico, carico di storia e di passione.

La qualità non è solo visibile nel prodotto finale, ma percepibile anche nel modo in cui viene realizzato. Gli artigiani italiani sono noti per la loro abilità nel creare capi che coniugano estetica e durabilità. I dettagli, come le cuciture fatte a mano o i ricami, richiedono abilità e pazienza, e contribuiscono a dare ai capi un valore aggiunto che va oltre la moda passeggera. Questo non solo valorizza il prodotto ma sostiene anche un’economia locale basata su maestranze specializzate, favorendo così una produzione sostenibile e rispettosa del lavoro.

 

Trasparenza e Tracciabilità: un impegno di sostenibilità

Il Made in Italy oggi non è solo sinonimo di stile e qualità, ma anche di impegno verso una moda più responsabile e sostenibile. Uno dei requisiti più importanti per garantire l’autenticità del Made in Italy è la tracciabilità della filiera produttiva. Sapere dove e come viene prodotto un capo è cruciale per assicurare al consumatore che ogni materiale e ogni lavorazione siano conformi agli standard etici e ambientali italiani. Il Made in Italy promuove quindi una filiera corta, dove i materiali provengono da fornitori locali e le lavorazioni sono svolte in Italia, riducendo così l’impatto ambientale legato al trasporto.

La tracciabilità consente inoltre ai consumatori di fare scelte consapevoli. Con l’incremento della richiesta di trasparenza, si stanno sviluppando sistemi per garantire una maggiore visibilità, come etichette digitali che permettono di risalire alla provenienza dei materiali e alle fasi di produzione. Questa innovazione risponde a un mercato in cui i clienti cercano prodotti di cui conoscere la storia e l’impatto. La moda Made in Italy non solo rispetta ma valorizza questa tendenza, unendo alla bellezza dei capi anche un valore di sostenibilità tangibile.

 

I requisiti del Made in Italy nella moda: valore e tutela

Essere certificati Made in Italy non è solo una garanzia di qualità, ma anche una protezione per i consumatori e per i produttori italiani. I requisiti sono stabiliti per assicurare che il prodotto sia realmente fabbricato in Italia, contrastando fenomeni di contraffazione che minano il valore del marchio. L’etichetta Made in Italy è quindi una forma di tutela sia per chi acquista, sia per chi produce, poiché difende l’unicità e l’autenticità di un prodotto dall’imitazione.

La legge italiana impone che per ottenere l’etichetta Made in Italy la produzione debba avvenire principalmente in Italia, seguendo criteri di qualità elevati. Questo principio non solo permette di distinguere il vero Made in Italy dagli altri prodotti, ma contribuisce anche alla conservazione della tradizione manifatturiera italiana. Per i consumatori, acquistare un capo Made in Italy significa investire in un prodotto che ha un valore intrinseco, legato non solo alla moda ma anche alla cultura e all’identità italiana.

 

Made in Italy e Green deal europeo

Con l’introduzione di nuove normative europee, come il Green Deal, il Made in Italy si prepara ad affrontare una sfida importante: combinare l’eccellenza artigianale con la sostenibilità. Entro il 2030, l’Unione Europea richiederà che ogni prodotto tessile sia dotato di un passaporto digitale, un registro che fornisca informazioni dettagliate sulla filiera produttiva, sui materiali utilizzati e sull’impatto ambientale del prodotto. Questo strumento innovativo rappresenta una svolta per l’industria della moda, poiché garantisce una trasparenza senza precedenti, permettendo ai consumatori di fare scelte informate.

Per il Made in Italy, l’adozione del passaporto digitale significa non solo rispettare una normativa, ma anche dimostrare un impegno concreto verso un futuro sostenibile. Grazie a questo strumento, sarà possibile valorizzare ancora di più la qualità dei materiali e delle lavorazioni, certificando in modo chiaro il rispetto per l’ambiente e per le persone che lavorano nella produzione. Questo cambiamento, seppur complesso, rappresenta un’opportunità per il Made in Italy di confermarsi come leader nella moda sostenibile.

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